SEMPRE AL FIANCO DELLA COMUNITA'

- Proloco di Saltara -

Stemma del Drago di Saltara, sulla Torre civica

Passeggiando per il borgo

 

È ben conservato il percorso della cinta muraria con la scalinata d’accesso al Centro Storico, dove si trovano i Mercati Coperti con insolita architettura a portico illuminati da alcuni finestroni, utilizzati anticamente come passa carrabile per permettere l’accesso nel centro abitato dei generi di prima necessità. Questi spazi coperti vennero adibiti per mercato settimanale grazie ad una concessione di Novello Malatesta nel 1449. Ancora oggi il mercato si svolge tutti i mercoledì, ormai sulla piazza principale di Calcinelli. Saltara è rimasto il luogo di fiere e mercati più importante della vallata del Metauro fino agli anni ‘70, quando l’agricoltura era l’attività predominante. I mercati si tenevano in piazza Garibaldi, per il bestiame invece si utilizzava lo spazio dove adesso c’è il campo sportivo.

Scendendo una rampa di scale, si accede al grazioso Giardino Pensile, arricchito dalla collaborazione di diverse istituzioni scolastiche: la Scuola Edile di Pesaro per la pavimentazione, l’Istituto Agrario di Pesaro per il verde e l’Istituto d’Arte di Fano per il blocco scultoreo raffigurante tre draghi rossi.

 

A fianco del Palazzo Comunale, attuale sede del municipio, si erge la Torre Civica, un campanile originale del XIV secolo dalla forma quadrangolare, che in epoca medievale fungeva da tribunale, con le carceri sottostanti. Oltre al drago che sovrasta il portale del municipio, nella facciata della torre sono murati altri frammenti dello stemma malatestiano, quali uno scudo decorato con bande a scacchi e un dragone alato con zampe leonine sopra un altare su cui risalta l’iscrizione “pax sit huic domui” (la pace sia a questa casa). La torre ha subito diverse modifiche e ristrutturazioni nel corso dei secoli, tra cui la trasformazione in orologio civico nel 1786 ad opera di Pietro Venturelli, e ulteriori interventi negli anni ’30 e ’40 del XX secolo.

 

Nella piazza Santa Lucia si trovava una chiesetta risalente al XVII secolo, che nel 1951 è stata ricostruita dopo i gravi danni subiti durante i bombardamenti del 1944.  Una volta in questa chiesa era collocata la statua miracolosa della “Madonna che batte gli occhi”, sparita durante la guerra. Oggi l’edificio non è più agibile, ma è aperta la cappella adiacente dedicata alla Madonna di Lourdes.

 

La Fontana del Drago, situata in Piazza Mazzini adiacente alla piazza principale di Saltara, è un grazioso monumento ottagonale realizzato nel 1868. Allora, dalla fontana partiva una condotta d’acqua che alimentava il lavatoio pubblico. La stele della fontana è decorata con la figura di un drago alato, ma a differenza di quello malatestiano si presenta frontalmente e non di lato.

 

Fuori dalle mura, si possono visitare la prestigiosa Chiesa del Gonfalone con la Sala dei Mosaici (MOS), l’antica Chiesa della Fonte, sede del Museo delle tradizioni popolari, la Chiesa San Pier Celestino, il monumentale Convento e Chiesa di San Francesco in Rovereto e la stupenda Villa San Martino che ospita il Museo del Balì.