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- Proloco di Saltara -

Chiesa della Fonte

L’anno preciso della costruzione della Chiesa della Fonte (o Chiesa del SS. Sacramento) non è noto, ma una lapide del 1595. Questo piccolo edificio, con un’unica navata e due cappelle laterali, è dedicato alla Divina Maria delle Grazie sulla Fonte, costruito proprio su una sorgente. Era conosciuto anche come Chiesa del SS. Sacramento, sede dell’omonima Confraternita, come lo afferma l’insegna scolpita sopra l’ingresso. Al suo interno, si trova la tela “Ultima Cena” di Giovanni Andrea Urbani (1568-1632), allievo prediletto di Federico Barocci da Urbino, una fedele riproduzione dell’opera di Barocci nella Cappella del Duomo di Urbino.

 

Tra le opere d’arte più significative ci sono due affreschi di Giovanni Antonio di Bellinzoni da Pesaro (1415-1477):

“Madonna della Misericordia”: Al centro dell’affresco nella cappella laterale è rappresentata la Madonna della Misericordia nella sua iconografia più classica, quella con l’ampio mantello che protegge i fedeli in preghiera; tra di loro, in prima fila, i committenti dell’opera; la Madonna è circondata da otto angeli, in alto domina la figura del Padre Eterno benedicente. Alla sinistra San Sebastiano e Santa Maria Maddalena, alla destra San Bernardino e Sant’Antonio. Una cornice con pilastri di stile barocco fu aggiunta successivamente, coprendo altri due santi. Il soffitto in legno è decorato con rose quadripetali tipiche per l’epoca dei Malatesta.

“Madonna delle Grazie”: L’affresco in una nicchia della sacrestia, proprio al di sopra della fonte, raffigura la Madonna in trono col Bambino nella tipica iconografia dedicata al culto della Madonna delle Grazie. Sui lati angeli con vestiti rattoppati di pezze nello stesso colore del vestito di chi li ha inviati come segno dell’autorizzazione divina e del potere che non è loro ma che viene loro concesso da Dio. Nelle pareti laterali diverse rappresentazioni della croce di Lorena con doppia traversa, probabilmente facendo allusione a ordini cavallereschi o templari. In alcune scritte votive sull’affresco si leggono date che i fedeli usavano scrivere a ricordo del loro passaggio, fra queste si nota facilmente l’anno 1493.

 

L’iscrizione della lapide che attesta il restauro recita:

“D.O.M. TEMPLUM DIVAE MARIAE GRATIARUM SUPER SALTARIE FONTEM VETUSTATE COLLABENS CORP. XPI SOCIETAS INSTAURANDUM ATQUE AUGENDUM CURAVIT ANNO AB INCARNAT DOMINICA MDXCV SUB PRIORATU JOH DOMINICI SERBALDI ET MATTHEI HADRIANI”.

A Dio ottimo massimo. La Società del Corpus Cristi  ha curato il restauro e l’ampliamento della chiesa della divina Maria delle Grazie sopra la fonte di Saltara in rovina per l’antichità nell’anno 1595 dopo la festa dell’Incarnazione (25 marzo) sotto il priorato di Gian Domenico Serbaldi e Matteo Adriani.

 

Oltre ai capolavori d’arte, la chiesa ospita anche un piccolo museo delle tradizioni popolari, e custodisce oggetti legati alla vita quotidiana e alle usanze di Saltara, tra cui strumenti dei vecchi mestieri e giochi tradizionali. Tra questi, spicca la statua del “Cristo Morto” del 1847, protagonista della Processione del Venerdì Santo, che si ripete ogni anno a Saltara, mantenendo viva una tradizione di origini medievali.

 

Orario di apertura:

Domenica 10.00-12.30

Sabato 16.00-19.00 (giugno-settembre)

 

Contatti:

spadoni.michele@alice.it

3337693956