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- Proloco di Saltara -

La Villa San Martino (“Villa del Balì”)

In epoca romana una delle colline sopra Saltara era consacrata a Marte. Già prima dell’anno mille risulta esservi una cappella dedicata a San Martino, cappella che nel 1165 fu donata ai canonici della cattedrale di Fano. Non è da escludere che fino al 1344 la cappella fosse una commenda templare.

 

Nel 1399 la cappella ed i suoi dintorni divennero proprietà della famiglia Negusanti di Fano. Vincenzo Negusanti (1487–1573), uomo di grande cultura e scienza, solo ventisettenne nominato vescovo d’Arbe in Dalmazia, e decano dei vescovi durante il Concilio di Trento (1545), fece costruire una vasta residenza di campagna adiacente alla chiesa di San Martino, da lui stesso riedificata (1568). Dopo aver abbandonato una pur promettente carriera ecclesiastica, Vincenzo Negusanti trascorse l’ultimo periodo della sua vita nella villa “San Martino”, alla quale aggiunse 4 torri di osservazione che utilizzava per i suoi studi di astronomia. Celebre riferimento alla sua intensa attività di ricerca e studio è inserito nella “Sylva Responsorum” (1619), importante testo giuridico, opera del suo nipote Adriano Negusanti.

 

La villa comunemente viene chiamata Villa del Balì: Il nome ‘Balì’ deriva dal grado di Gran Priore Balì ottenuto dal Conte Marco Antonio Marcolini, Cavaliere dell’Ordine di Santo Stefano Papa e Martire, che acquistò la villa dai Negusanti nel 1677. Ampliata, rimaneggiata e ristrutturata nel corso dei secoli, essa ha assunto l’aspetto esterno attuale nel XVIII secolo, con l’apposizione di una imponente scalinata di accesso centrale a doppia rampa. Sotto il prato antistante la Villa c’è una cripta, a forma di 4 croci di Lorena, struttura probabilmente usata per iniziazioni ad ordini cavallereschi.

 

La proprietà rimase alla famiglia Marcolini fino al 1852, allorché passò ai Gesuiti che la trasformarono in residenza estiva per i convittori del Collegio di Fano. Soppressi gli enti religiosi, il patrimonio di Saltara andò al Collegio Convitto Nolfi, abolito a sua volta nel 1944, quando la Villa del Balì divenne proprietà del Comune di Fano. Oggi la villa è concessa in comodato trentennale al Comune di Colli al Metauro che ne ha fatto un museo (Museo del Balì), il primo e unico museo della scienza “hands on” della regione Marche.

 

Per orari e prenotazioni consultare: https://www.museodelbali.it/